Tra Sabaudia e Latina la metafisica costruita, i progetti e le realizzazioni degli architetti del fascismo in Italia e Oltremare.
Piazze silenziose e deserte in cui – nell’eco della pittura metafisica di Giorgio de Chirico – sembrano allungarsi le ombre lunghe e straniate dei suoi quadri. Edifici dalle geometrie asciutte e audaci che recano la firma del razionalismo e di un’intera stagione urbanistica. Canali e stagni, fra borghi abitati e coltivazioni strappate a paludi e secoli di abbandono, torri e campanili svettanti verso il cielo, attraversati dalla carica visionaria e profetica dell’architettura aerea futurista.