Posts Tagged ‘futurismo’

Palazzi INA

particoalre del complesso simmetrico di palazzine collegate al Municipio

particoalre del complesso simmetrico di palazzine collegate al Municipio

L’architettura dei palazzi dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni, coevi alla fondazione di Pontinia (1935), costituiscono un esempio unico di forte integrazione con l’edificio del Comune al quale sono collegati attraverso gli alti e stretti sottopassaggi. Questi ultimi sembrano gli omeri da dove parte l’abbraccio, rappresentato dalla simmetria degli edifici residenziali e commerciali dell’INA, che cinge Piazza Indipendenza già 24 Ottobre. Questi edifici costituiscono le quinte scenografiche della piazza e sono costruiti utilizzando i medesimi materiali, cortina e travertino, impiegati nel municipio per il piano rialzato che cede alla finitura intonaco al piano superiore.

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Municipio

Facciata posteriore del Municipio di Pontinia

Facciata posteriore del Municipio di Pontinia

Nell’architettura del municipio è sintetizzata la vocazione rurale con la quale fu concepita e realizzata tutta Pontinia nel 1935. Decorazioni, materiali pregiati ed il carattere di monumentalità sono ridotti ai minimi termini e sopravvivono solo nelle riquadrature delle finestre che percorrono il piano superiore sottolineando angoli e volumi. L’uso del paramento a cortina ed il sapiente impiego del travertino imprimono forza e sottolineano la muscolatura del corpo dell’edificio.

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Chiesa

Pontinia (LT): particoalre del campanile della Chiesa S. Anna

Pontinia (LT): particoalre del campanile della Chiesa S. Anna

La chiesa intitolata a S. Anna finita di costruire dopo l’inaugurazione della città (18 dicembre 1935) e’ l’unica, tra quelle delle altre città di fondazione dell’agro pontino, ad avere il campanile in posizione centrale interamente rivestito di travertino bianco. Il campanile e la forma della facciata della chiesa rievocano le canne di un organo.

La scelta della patrona risale al culto verso S. Anna molto radicato nel ferrarese da dove proveniva la maggior parte dei coloni. Lungo il campanile, la torre più alta di Pontinia, sono impressi i simboli dei quattro Evangelisti: Matteo, l’uomo/angelo; Marco, il leone; Luca, il bue; Giovanni, l’aquila.

Il volto della statua di S. Anna, posto sulla facciata, sembrerebbe avere le fattezze del viso di Benito Mussolini, analogamente ad un soggetto del mosaico della chiesa di Sabaudia.

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Il serbatoio idrico

Pontinia (LT), serbatoio idrico

Pontinia (LT), serbatoio idrico

La torre dell’acqua progettata dall’architetto Oriolo Frezzotti e dall’ing. Pappalardo e’ considerata un esempio tipico dell’architettura razionalista nelle nuove fondazioni ed è uno dei simboli della città di Pontinia coevo alla costruzione del comune rurale nel 1935. L’alternanza del paramento a cortina e marmo travertino definiscono motivi e volumetrie che ritroviamo diversamente declinati negli altri edifici di fondazione della città.

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L'inaugurazione di Pontinia 18 Dicembre 1935

Leggi, ascolta, guarda la differita della cronaca di fondazione di Pontinia!

Con questa modalità gli autori di pontiniaweb intendono presentare, visto il materiale disponibile, la nascita di Pontinia. Saranno pertanto i documenti dell’epoca a raccontare  e documentare, anche con contributi inediti e  propsoti da voi, la cerimonia di inaugurazione di Pontinia come una telecronata in differta di oltre 70 anni per comprendere e rivivere con la consapevolezza di oggi quella giornata ed il particolare momento storico dell’Italia. E’ disponibile da subito, invece, la rassegna stampa dell’epoca realtiva alla cerimonia di inauguraizone di Pontinia, seguendo una modlaità che gli autori di pontiniaweb ritengono utile per comprendere anche il contesto storico, sociale e cultuirale di quell’Italia.

Il film documenta due avvenimenti avvenuti nello stesso giorno: il rito dell’offerta delle fedi d’oro da parte delle spose d’Italia per far fronte alle sanzioni, iniziato a Roma sull’Altare della Patria dalla regina; e l’inaugurazione di Pontinia da parte del duce, che nel suo discorso proclamò l’impresa etiopica “guerra dei poveri, dei diseredati, dei proletari”.

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