810 Con l’avvento dell’epoca napoleonica e delle discesa in Italia dell’imperatore francese, fu nominata una commissione per stabilire le opere da realizzare per migliorare le condizioni dell’Agro Pontino. I progetti proposti dagli incaricati di Napoleone proponevano due sistemi complementari tra loro: quello delle colmate, per i terreni più depressi, e quello della canalizzazione già iniziato. Tuttavia gli intenti napoleonici tali rimasero per via della caduta dello stesso Napoleone.
1821 Pio VII, ispirandosi al suo predecessore emanò una serie di regolamenti per la costituzione del Consorzio dei Proprietari dell’Agro ma senza sortire significativi risultati.
1861 Pio IX costituì il Consorzio dei Proprietari e degli Enfiteuti per le opere di manutenzione della bonifica che era rimasta a carico della Camera Apostolica, ripartendo la partecipazione tra la provincia di Roma e Frosinone, lo Stato Pontificio e per la maggior parte tra gli utenti consorziati. I successivi interventi legislativi emanati, anche durante il regno d’Italia, a favore della bonifica, intesa esclusivamente dal punto di vista idraulico, non trovarono mai una concreta applicazione.
1918 Vennero istituiti 2 consorzi di bonificazione: il Consorzio di Piscinara, competente per l’area alla destra del fiume Sisto, ed il Consorzio Pontino per i territori a sinistra del citato fiume, sotto la direzione unica dell’ing. Prampolini. In questo stesso periodo furono messi a punto progetti che prevedevano anche una forte componente meccanica nelle opere di prosciugamento e mantenimento delle stesse.
1929 Venne istituito il sottosegretariato per la “bonifica integrale” nell’ambito del costituendo Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste e nel 1931 l’attuazione delle opere di bonifica venne assegnata oltre che ai citati due consorzi, anche all’Opera Nazionale per i Combattenti (O.N.C).
La colossale opera di bonifica intrapresa dallo Stato italiano poteva basarsi sui resti dei precedenti interventi effettuati e parzialmente ancora efficienti ma furono impiegati ingenti mezzi finanziari e tecnici per modificare il sistema di canalizzazione esistente adattandolo al nuovo progetto che prevedeva, per il consorzio pontino, il sollevamento meccanico delle acque di sgrondo attraverso la costituzione di 15 impianti idrovori. Fu definito, inoltre, un complesso sistema per la sistemazione dei canali e per evitare che i terreni diventassero troppo aridi, è stato previsto un sistema per l’irrigazione degli stessi per consentire la coltivazione intensiva dei terreni. E’ a questo periodo che risalgono i primi concreti tentativi di debellare la malaria, il terribile morbo che affliggeva ed imperversava da secoli in questi territori rendendo ancora più difficoltose, se possibile, ed eroici i tentativi di bonifica fin qui compiuti. Furono costruite strade e diversi borghi nei quali accentrare tutti i servizi indispensabili al fine di evitare lo spopolamento delle campagne ed evitare che la palude riprendesse il sopravvento.
1932-1938 A bonificata ormai ultimata, nell’agro redento furono fondate 5 città:
- Littoria, ora Latina, capoluogo di provincia dei nuovi territori prosciugati e restituiti all’Italia fu fondata il 30/06/1932 ed inaugurata il 18/12/1932;
- Sabaudia nasce, invece, nel 1934;
- Pontinia, terza delle città di fondazione dell’agro redento, è stata fondata il 19 Dicembre del 1934. E’ in questa data che ha inizio la storia, o come qualcuno ha scritto, la cronaca di Pontnia che insieme alla bonifica di quei territori ed al periodo storico e politico sono gli elementi che ancora oggi caratterizzano le c.d. città di fondazione. L’anno successivo il 18 Dicembre del 1935 ha inizio la “missione civica” di Pontinia che, a differenza delle altre città di fondazione, risente del particolare momento storico dell’Italia, da 31 giorni sotto l’assedio economico, e pertanto il tenore della cerimonia, come mostrano le targhe commemorative dell’evento, sono fortemente contaminate da questo evento.
- Aprilia, fondata il 21/04/1936, è stata inaugurata il 29/10/1937;
- Pomezia la città sita più a nord delle città di fondazione ed esterna alla neonata provincia è stata fondata il 25/04/1938 ed inaugurata il 29/10/1939;
1943-1944 Durante il secondo conflitto mondiale e con il delinearsi dell’esito dello stesso, le opere vennero in parte distrutte ed abbandonate, soltanto con l’armistizio, gli Enti preposti al mantenimento ed alla bonifica poterono ricominciare, con molte difficoltà, la loro opera grazie ai finanziamenti derivanti in un primo momento dal Piano di ricostruzione economica europeo (ERP) e – in un secondo momento dallo Stato italiano – con l’istituzione della Cassa per il Mezzogiorno.