“Il Piano Regolatore della città di Pontinia reca il nome dell’Architetto Oriolo Frezzotti, il quale firmò molti altri piani delle città e dei borghi che nell’Agro Romano furono costruiti in quell’epoca. Essi peraltro furono redatti in collaborazione anche con altri professionisti del ramo edilizio, i quali si mostrarono pari alla fama che godevano negli ambienti del Ministero dei Lavori Pubblici. Basti citare per tutti il Piacentini ed il Nervi, insigni ingegneri urbanisti.
Anche ad un superficiale osservatore o intenditore non sfugge il fatto che la concezione architettonica delle città dell’Agro è proprio quella improntata allo stile del Ventennio, sobrio generalmente, ma un po’ sofisticato dall’imitazione dei tempi Romani che, a tutti i costi, si voleva ottenere mediante la simmetricità, la nudità, il biancore dei marmi e, sopra ogni altra cosa, la compostezza delle linee e delle prospettive.La progettazione generale veniva definita a “tela di ragno”, voleva essere funzionale e, nel medesimo tempo, romana.
Prendeva questa definizione perché ricordava vagamente la simmetria e la disposizione generale, anche per quanto concerne la viabilità interna, di una ragnatela.
L’incertezza, in merito alla collocazione del capoluogo, non baricentrica rispetto ai confini del territorio, o meglio ancora il risultato dell’approssimazione e del non aver studiato per tempo, con opportuni sopralluoghi prima dell’annuncio della fondazione della città, un preciso punto per la costruzione del nuovo comune, traspare ed è desumibile, oltre che dalla posizione del capoluogo stesso, situato ad un vertice della forma quadrangolare del territorio comunale, anche dalla ravvicinata posizione al Borgo Pasubio, sorto anteriormente a Pontinia, ma soprattutto essa è evidente dal fatto che il Capoluogo, con tutti i suoi edifici amministrativi, si trova proprio al confine con il Comune di Sabaudia” (Padre Silvio Buffoli, Dalla Palude a… Pontinia – op. cit).
Diversamente da tutte le altre città c.d. fondazone, per Pontinia non viene effettuato nessun concorso per il piano regolatore. Questo fatto è indicativo di una situazione che probabilmente si è venuta a creare nelle forze parlamentari sostenitrici di tesi contrapposte al razionalismo, ormai diffuso nelle realizzazioni in terra pontina. Le direttive da parte del regime per il costituendo comune di Pontinia furono quelle di tener “presente che il nuovo abitato dovrà risultare molto meno importante di Littoria e di Sabaudia e che le opere relative da seguire da questo Istituto (O.N.C.) non dovranno superare l’importo di 8 milioni”.
Dalla relazione generale al progetto del centro comunale di Pontinia, stilata dai tecnici dell’ O.N.C. si riporta: “Ubicazione del centro: il centro comunale di Pontinia è stato ubicato a circa m. 700 a valle della Via Appia, nel cuore dell’Agro Pontino ed è delimitato nettamente dalla mezza Migliara 4, ad est dal Diversivo della Striscia, a sud dalla Migliora 48 e ad Ovest dal fiume Sisto…
Piano Regolatore: è ispirato alla massima semplicità e comodità di traffico.
Per accedere al centro della Via Appia si è approfittato della mezza Migliara 47 e della Migliara 48 dalle quali appena traversati i rispettivi ponti sul Diversivo, partono due strade diagonali che conducono alla strada principale di Pontinia.
Per accedere a Pontinia da Sabaudia o da Littoria sono previste altre due strade diagonali di minore importanza.
Fabbricati: i progetti tutti sono stati studiati con la collaborazione artistica dell’architetto Oriolo Frezzotti. L’architettura dei singoli fabbricati è ispirata alla ruralità dell’ambiente, facendo predominare il motivo che giuoca sul contrasto del parametro a cortina di mattoni con varie tinte su intonaco e limitatissimi rivestimenti in travertino……”.
“Dopo aver costruito i centri comunali di Littoria e di Sabaudia, l’O.N.C. presenta il progetto del Centro Comunale di Pontionia che segna la terz< tappa nell’ordinamento amministrativo e demografico del redento Agro Pontino e che dovrà servire ad im estensione di Kmq .102,50
Il Centro Comunale di Pontinia è stto ubicvato a circa 700 metri a valle della via Appiaed è limitato a Nord dalla migliara 47, ad Est da Diversivo del Bacino dello Striscia, a sud dalal Miuglaira 48 ed ad Ovest dal Fiume Sisto.
Giace nella parte alta di un terreno idraulicamente prosciugato e solelvato meccanicamente, che non desta però nessuna preoccupazione essendo la quota media a metri 5 sul mare.
Il P.R.G. che si redige è ispirato alla amssima semplicità e comodità di traffico; si accede al centro, dalla via Appia, per mezzo delle Miglaire 47 e 48 dalle quali, dopo aver attraversato i rispettivi ponti sul Diversivo, partono diue strade diagonali che conducono alla Piazza princiaple. Oltre queste due strade diagonali, ne esistono altre due pure in diagonale ma di minor importanza, per ch proviene da Sabaudua o da Littoria.
I progetti per i fabbricati, sono stati studiati tutti con la collaborazione artistica dell’architetto Oriolo Frezzoti, ispirandosi principlamente alla ruralità dell’ambiente e facendo predomianre il contrasto del paramento in cortina di mattoni con le varie tinte su intonaco e limitatissimi rivestimenti di travertino o finto travertino.
Gli interni dei fabbricati non hanno nessuna pretesa essendosi mantenuto per essi il carattere di comuni fabbricati senza marmi e pietre ornamentali in genere, ad eccezione della Chiesa per la quale si è rispettato il carattere di monumentalità.” [dalla relazione generale al P.R.G. tratta da Disegni: Pontinia dal progetto alla realtà di Luigi caponera e Luca Falzarano]
La Città è nata con una preminente vocazione rurale, caratteristica che si è conservata nel tempo.
Valentino Orsolino Cancelli, Commissario di Governo per l’Opera Nazionale Combattenti, scrisse nel dicembre 1934: “In Pontinia tutto il superfluo è stato sacrificato: rimane il puro necessario per soddisfare a quelli che sono i bisogni essenziali e fondamentali della vita, intesa secondo il concetto unitario e fascista. Anche Pontinia avrà tutti gli edifici che accoglieranno gli organi amministrativi e le varie istituzioni del Regime, ma tutto respirerà ( mi si consenta la parola) un’aria prettamente agreste fatta di semplicità e di salute”.
Tutto ciò è confermato anche dai pubblicisti dell’epoca che sulla rivista “La conquista della Terra” scrivono: “…Pontinia, la più rappresentativa delle tre sorelle (Littoria, Sabaudia e Pontinia), è tutta terra, è tutta odor di fieni, tepore di stalle, verdeggiar di medicai, biondeggiare di spighe, più rurale della sua ambientazione la funzione della nuova città….Pontinia non avrà bellurie, non avrà fregi, statue, colonne; non avrà sale da gioco o ritrovi notturni. A Pontinia la notte si dormirà perché il giorno si lavora e la sera si è stanchi”.
Di seguito sono riportati gli estratti dei verbali di consegna degli edifici pubblici dall’O.N.C. al demanio dello Stato dove vengono descritti gli edifici costituenti il centro del nuovo Comune:
L’ex casa del fascio, “…questo fabbricato è ubicato su di un ampio Viale in prosieguo della Piazza principale del centro di Pontinia – verso levante e consta di due piani. Il piano rialzato è suddiviso in due corpi da un portico. La parte in sinistra, già destinata alla ex M.V.S.N. – consta di quattro vani ed un’ampia sala d’armi o servizi – al piano terreno, e di un salone, tre vani e servizi al piano superiore al quale si accede da un’ampia scala ubicata nel vano d’ingresso – con gradini rivestiti in marmo apuanio….” Attualmente l’edificio ospita alcuni uffici dell’Amministrazione comunale, la Biblioteca e il Museo della Malaria e la sede della Pro Loco.
La Chiesa, “….L’esterno della Chiesa è in parte (il prospetto principale) rivestito in lastre di travertino e la rimanente in mattoni da cortina. Si accede alla Chiesa da una comoda gradinata in travertino. Gli ingressi sono ,uniti di robusti portoni in Pich – Pine. La Chiesa è ad un’unica navata con i due lati disposti simmetricamente. Vani per 6 cappellette.
Il pavimento è costituito nella parte centrale di lastre di marmo colorati, e nel resto di accoltellato di mattoni intramezzati da fasce longitudinali e trasversali in lastre di travertino…”.
L’ex Casa della Gioventù Italiana del Littorio, “…è incorporata nel fabbricato della Scuola elementare…..Essa consta della Palestra costituita da un ampio locale al piano rialzato delle dimensioni di m. 21,90 x 12 e da altri 4 vani (…)oltre i servizi…”
Dopolavoro, “Questo immobile è incorporato in un fabbricato costituito dal Cinematografo -….
Risulta ubicato col prospetto principale sulla piazza centrale del Comune – ad angolo via Sisto V col Viale del Re”.
Palazzo comunale, “ Costruzione in muratura mista di tufo e mattoni, salai misti in cemento armato – copertura a terrazza – le facciate esterne sono rivestite in zoccolo di travertino compreso il portale – rivestimento soglie – tutto il resto della facciata è a cortina di mattoni”.
Comments
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Set 21, 2010Posted By
FabrizioSalve, vorrei sapere in che anno è stato approvato l’attuale piano regolatore.
Grazie mille
Fabrizio Federici
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Set 23, 2010Posted By
Antonio RossiCaro Fabrizio,
non siamo in grado di fornirti una risposta precisa perché, al momento, esula dalle nostre conoscenze. L’Ufficio Tecnico del Comune di Pontinia potrà rispondere alla tua domanda.
Grazie per l’intervento.
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Dic 18, 2009Posted By
Graziano Lanzidei1. Scritto da Graziano Lanzidei, il 22-07-2008 14:47
Il piano Regolatore di Pontinia non è a firma solo dell’architetto Frezzotti, ma anche, e soprattutto dell’ingegner A. Pappalardo. Anzi. Frezzotti fu chiamato solo dopo, per dare una consulenza ‘artistica’ alla stesura del piano regolatore che sembrava essere poco ‘artistico’ (anche se voci maligne dicono che non si poteva proprio vedere)