L’architettura dei palazzi dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni, coevi alla fondazione di Pontinia (1935), costituiscono un esempio unico di forte integrazione con l’edificio del Comune al quale sono collegati attraverso gli alti e stretti sottopassaggi. Questi ultimi sembrano gli omeri da dove parte l’abbraccio, rappresentato dalla simmetria degli edifici residenziali e commerciali dell’INA, che cinge Piazza Indipendenza già 24 Ottobre. Questi edifici costituiscono le quinte scenografiche della piazza e sono costruiti utilizzando i medesimi materiali, cortina e travertino, impiegati nel municipio per il piano rialzato che cede alla finitura intonaco al piano superiore. Questi edifici sono simmetrici rispetto al Municipio e speculari tra di loro e si estendono anche lungo la direttrice EST – OVEST che percorre Pontinia dal canale della Botte al fiume Sisto. La caratteristica architettonica di questo complesso di palazzine è la presenza dei portici che ne alleggeriscono la mole ed assolvono alla funzione commerciale in quanto concepiti per gli esercizi commerciali a servizio della comunità. Il sodalizio architettonico che vincola questi edifici alla casa comunale, oltre che nei materiali impiegati, è facilmente riconoscibile nello stile e nell’uso del travertino che evidenzia facciate e loggiati nel rispetto della vocazione funzionale non monumentale dell rigore cui è improntato il comune rurale di Pontinia.
Il cromatismo della pavimentazione dei primi portici di Pontinia, non più originale ma replicata per quanto possibile nella forma e nel colore, alterna e ripete fasce di colore antracite ed arancione, che ritroviamo anche nel foyer del teatro Fellini poco distante con piastrelle dalle geometrie diverse.