La popolazione di Pontinia ha una caratteristica che può essere ritrovata soltanto nelle altre città di Fondazione. Infatti Pontinia non ha una popolazione autoctona con usi, costumi, tradizioni uniformi ed un folklore antico e tramandato di generazione come in tutti gli altri centri d’Italia. Essendo questo territorio per secoli reso inospitale dalla palude, dal clima e dalla malaria non è stato mai stabilmente abitato ma esclusivamente sfruttato per il sostentamento delle popolazioni limitrofe che abitavano gli antichi centri lepini. E’ singolare, poi, come quelle stesse popolazioni, una volta bonificata la pianura e fondata la città, in numero così esiguo si sono insediate in queste nuove terre. La maggior parte delle genti che furono chiamate a coltivare, lavorare ed abitare i nuovi centri provengono dal nord d’Italia in particolare dal ferrarese e dal polesine ma anche da diverse altri regioni. Durante la costruzione di Pontinia e le ultime fasi della bonificazione Pontina molte genti abbandonarono le loro regioni per venire nell’agro pontino. La condizione sociale determinata dallo sradicamento dal proprio ambiente sociale, familiare e geografico ed il conseguente inserimento in un contesto da costruire ed orientato esclusivamente al lavoro costituì una esperienza nuova dove non sono mancati forti contrasti ma anche nuove unioni. L’insieme delle diversità intrinseche ad ogni individuo proveniente da regioni e situazioni diverse in concomitanza con la natura ed il periodo storico del tempo sono le basi sulle quali si fonda per buona parte la generazione che popolò Pontinia. Successivamente con il miglioramento delle condizioni sociali ed economiche, anche del territorio limitrofo, Pontinia ha visto progressivamente incrementare la propria popolazione anche grazie alle immigrazioni di genti provenienti dalla Ciociaria e dal nord della Campania.
Dal punto di vista linguistico, conseguentemente, Pontinia non ha un proprio dialetto e sebbene le cadenze dialettali maggiormente diffuse furono quelle delle regioni d’origine, con l’avvento delle nuove generazioni, nate e vissute da sempre a Pontinia, nel corso di 70 anni è prevalso una cadenza dialettale di inflessione romanesca.