Le numerose manifestazioni che hanno animato la scorsa estate, alcune delle quali alle prime esperienze, hanno riscosso notevole interesse e partecipazione attirando molti visitatori provenienti da comuni limitrofi ed in alcuni casi anche dal resto d’Italia. Dunque un potenziale di sviluppo socio-economico notevole che è stato concretizzato esclusivamente dalla buona volontà dei diversi organizzatori che in molte occasioni hanno devoluto i ricavi in beneficenza e che sempre hanno consentito la libera fruizione ed accesso gli eventi finanziandosi con risorse proprie o contando sull’indotto: vero traino per questo genere di eventi così concepito.
Il proliferare, dunque, di manifestazioni ha evidenziato tuttavia alcune importanti criticità che riguardano la fruizione in pieno degli eventi stessi, dei servizi a margine, del citato indotto della sicurezza.
L’assenza di un’area attrezzata in pianta stabile per eventi all’aperto di grandi dimensioni risulta essere un freno allo sviluppo di simili iniziative. La morfologia e l’urbanistica del nostro territorio offre diverse scelte, anche adiacenti al nucleo urbano centrale, per allestire un’area ad esposizioni e fiere: PontiniaEXPO potrebbe essere una proposta. La realizzazione di un’area fieristica opportunamente attrezzata e misurata alla esigenze di sviluppo di Pontinia consentirebbe:
- la sicurezza degli espositori e dei visitatori;
- la facilità di accesso e raggiungibilità degli eventi assicurata da un’area parcheggio per le automobili ed i pulman che così non invaderebbero le vie ella città;
- servizi igienici e percorsi dedicati per i mezzi di soccorso;la fruizione in pieno di molteplici eventi assicurati dalla disponibilità di energia elettrica (in luogo dei rumorosi, inquinanti e maleodoranti gruppi elettrogeni), acqua potabile ed alcuni padiglioni presenti in pianta stabile.
- cablaggio della zona con connessione Internet a banda larga di tipo WIFI o WIMAX
PontiniaEXPO consentirebbe così di aumentare il decoro della città e la fruizione della stessa in occasione dei molteplici eventi che si susseguono durante tutto il corso dell’anno oltre ad attirare nuove e numerose risorse, anche più prestigiose e note, per via della piattaforma logistica disponibile coniugata all’ottima raggiungibilità di Pontinia che potrebbe sfruttare in maniera nuova e costruttiva il vantaggio di cui gode dal punto di vista logistico e geografico crocevia delle più importanti vie di comunicazione del Lazio oltre alla vicinanza a più fortunati e noti centri di interesse (Sabaudia, Sermoneta, Ninfa, Circeo, Terracina ecc.) che difettano tutte di una simile struttura.
PontiniaEXPO in sinergia con le altre idee proposte nel blog del portale pontiniaweb consentirebbe di creare un formidabile strumento di aggregazione sociale favorendo lo sviluppo economico e culturale di Pontinia.
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Nov 10, 2008Posted By
Luigi, Rete Cittadinesiste l'area industriale dismessa ex miralanza, dove qualche bel pensante vuole realizzare un centro commerciale (il più grande del lazio) questa idea geniale in mezzo alla comapgna più fertile d'Italia è stata favorevolmente accolta dal sindaco, nonostante la maggior parte dei commercianti di Pontinia sia contraria, Vi faccio una proposta: siamo capaci d'unire le nostre capacità e volontà di migliorare Pontinia proponendo al Sindaco di realizzare l'area FIERE a Mesa in quei 9 ettari = 90.000mq dell'ex miralanza? perchè cari concittadini di idee c'è ne sono a bizzeffe, se però ogniuno di noi rimane nel suo guscio senza uscire dal proprio uscio di casa è praticamente inutile "sgolarsi" sui blog, blog siti web meritevoli nel dare a chi non ne ha possibilità d'esprimere le proprie opinioni, come la mia oppure quella PROPOSITIVA di Fernando Petrone che ci trova FAVOREVOLISSIMI, però concretizziamo le proposte adoperandoci fattivamente sul territorio, non lasciamo che siano gli speculatori a BRUCIARE ogni possibilità di progresso e benessere per tutti, per chi non lo sapesse vorrei far sapere che ci sono in atto a Pontinia una serie d'aggressione speculatorie di immani proporzioni tali da UCCIDERE definitivamente ogni possibilità di migliorare le nostre condizioni.
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Nov 09, 2008Posted By
Fernando PetroneSULLA PROPOSTA DI CREARE UN'AREA FIERE
Dopo i tentativi compiuti attraverso gli anni di dare al territorio di Pontinia una struttura ed una economia industriale risultati in definitiva essere tutti o quasi tutti vani (io ricordo come venne sbandierata ai quattro venti poco dopo la metà del secolo scorso la creazione dell'area industriale di Mazzocchio la cui realizzazione richiese quell'esoso prezzo del sacrificio dei migliori terreni agricoli del comune e con la conseguente vanificazione di una economia di quel territorio che era allora abbastanza solida), io ritengo che la creazione di un 'polo' fieristico possa:
a) ovviare e quindi rimediare allo scempio allora fatto;
b) valorizzare quello che ancora esiste di buono nel campo della produzione agricola nell'ambito comunale (e molto assai ritengo che ancora ne esista);
c) attirare sempre più operatori economici nella zona;
d) creare un interessante ed utile 'indotto';
e) potenziare i commerci.
Data la particolare economia di Pontinia (vocazione essenzialmente agricola), il 'polo fieristico' o 'mercantile' che dir si voglia non dovrebbe scostarsi di molto da quelli che sono gli indirizzi delle fiere o delle esposizioni agricolo-commerciali (vedi a tal proposito la ormai consolidata fiera di Verona che nacque all'inizio solo come esposizione bovina per poi diventare una delle più prestigiose fiere agricole d'Europa). E poi mi sembra, se non vado errato, che alcun polo 'fieristico' agricolo esista nel Lazio, nell'Abruzzo e in Campania. Potrebbe essere quindi quello di Pontinia il primo a sorgere a sud di Roma e a Nord della Puglia (regione questa dove non mancano le annuali fiere).
Da tutto ciò Pontinia non potrebbe che trarre sicuro vantaggio. Io ritengo che la 'cosa' potrebbe essere attentamente studiata con il concorso utilmente fattivo della Camera di Commercio Agricoltura e Artigianato. E questo studio non può essere affidato 'solamente' al politico o ai politici di turno, bensì dovrà essere affidato a gente competente e che sia ferrata sopratutto in economia e in statistica.
Solo così, creando una buona base preparatoria, si potrà puntare in alto: perché se è vero come ho letto sopra (vedi l'intervento di Guglielmo) che non ci vuole un granché a fare un polo fieristico in quanto basta avere un'area a disposizione, è pur vero che è assai difficile farlo bene.
Pontinia in questo campo si trova in una posizione invidiabile. Può sfuttare infatti la ricca rete di comunicazione stradale nella quale si trova 'immersa': la Via Appia, la SS. 156, la 'Marittima', la preziosa trasversale rappresentata dalla Migliara 47 che dal limitare della Valle dell'Amaseno porta diritta al mare. Senza contare poi che il collegamento con l'asse ferroviario non è poi così difficile: due stazioni ferroviarie sono a ridosso del territorio comunale, quella di Sezze e quella di Priverno-Fossanova.
Le ricadute sono tante. Non tutti ad esempio sanno che nel territorio di Latina esiste una delle maggiori produzioni nazionali di fiori: ebbene gli operatori di questo specifico campo potrebbero approfittare di un eventiuale polo fieristico in Pontinia, a loro molto vicino, per farsi meglio conoscere. Ed ancora: pensiamo un momento al fatto che a ridosso del territorio comunale di Pontinia esistono i migliori campi di produzione del carciofo romano: che cosa meglio di un polo fieristico a loro vicino può renderne meglio la 'visibilita'?
E poi è notorio che 'a latere' di ogni fiera o mostra agricola vi sono sempre gli stand delle macchine agricole: e quindi 'discesa' nella zona di gente, di operatori e di enti interessati alla 'cosa'.
Si potrebbe continuare all'infinito.
Bisogna che qualcuno cominci a pensare in tal senso. Non può partire una eventuale proposta dalla parte politica. La proposta deve partitre dalle Associazioni di Categoria interessate (organizzazioni agricole, organizzazioni artigianali, produttori di grandi e piccoli mezzi meccanici per l'agricoltura, produttori e commercianti di fertilizzanti, di sementi, di piccola attrzzistica per le necessità di coltivazione, allevatori di bestiame, di titolari di impianti di trasformazione di prodotti agricoli quali caseifici, conservifici ed altro ancora). Tutte queste entità dovrebbero riunire i loro sforzi, compiere studi e ricerche di 'marketing' e proporre eventuali soluzioni progettuali. Spetterà poi alla parte politica intervenire e agire in conseguenza, se lo riterrà opportuno.
Nulla è facile a questo mondo, specialmente il fare le cose bene. Ed un eventuale 'polo fieristico' in Pontinia se deve essere realizzato dovrà partire con il piede giusto.
Ed allora sotto agli enti e alle organizzazioni interessate: se credono in questo programma che facciano esse il primo passo.
E ricordarsi che chi ben comincia è a metà dell'opera.
Fernando Petrone
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Dic 19, 2007Posted By
Gianluca MilaneseSarebbe cosa buona e giusta creare un'area fiere.
Per la posizione strategica dove ci troviamo sono sicuro che tanti giovani come a noi troverebbero spunto per dimostrare e realizzare nuovi eventi che pongano Pontinia ai vertici della provincia e non solo,
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Ago 30, 2007Posted By
GuglielmoCredo sia una buona idea che a quanto ne so non è stata propsota da nessun amministratore, o aspirante tale, nelle deliranti campagne elettorali che abbiamo avuto la sfortuna di assistere. Se esiste una volonta poltica, e non credo, visto che per realizzare una struttura del genere occorre molto spazio da sottrarre alle speculazioni edilizie !!! Tuttavia io credo in un mondo migliore e le idee proposte in questo blog mi sembrano tutte ragionate e meritevoli di approfondimenti. Credo infine che tutto si possa fare a Pontinia…. si è fatta la TRASCO, il dissesto, vuoi che non si possa fare un'area attrezzata per le Fiere!!!!!!