Category: Documenti

La cartografia delle paludi pontine e del territorio del Comune di Pontinia

Cartografia De Prony

La pianta, incisa su rame che “non lascia nulla a desiderare per fedeltà ed esattezza”e molto accurata per le indicazioni altimetriche, è stata disegnata su materiali, in parte manoscritti, riportati da Roma. Rispetto ad altre carte, fornisce la delimitazione dei bacini delle acque che versano direttamente nelle paludi pontine, in rapporto ai bacini superiori che s’elevano “in anfiteatro” fino al lago del Fucino. Vi è rappresentata la pianta della città di Roma- disegnata con le principali “circoscrizioni dei quartieri”, gli acquedotti che giungono città dalla parte orientale- incisa da F. Collin, Rue de la Harpe, N.45 (Parigi).

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Dal New York Time del 4 Ottobre 1926

dal New York Time del 4 Ottobre 1926_ la bonifica delle Paludi Pontine

dal New York Time del 4 Ottobre 1926_ la bonifica delle Paludi Pontine

Pontiniaweb rewind pubblica un altro inedito articolo tratto dal New York Time del 4 ottobre del 1926 dove è illustrata la politica di bonificazione dell’agro pontino. L’articolo sintetizza alcuni dei precedenti tentativi di bonificazione evidenziando come la bonifica delle paludi pontine sia una esigenza anche strategica ed economica per l’Italia.

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Il conte di Montecristo e le paludi Pontine

Copertina del libro "Il Conte di Montecristo"

Copertina del libro "Il Conte di Montecristo"

Pontiniaweb.it continua nella raccolta di documenti, testimonianze che narrano la storia del comune di Pontinia ma anche del territorio dove sorge. Nella rilettura del capolavoro “IL CONTE DI MONTECRISTO” di Alexander Dumas ho (ri)trovato due citazioni delle paludi pontine che contribuiscono ad arricchire quanto in precedenza indicato a proposito dello stato e della natura di questi luoghi.

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Con i pittori nelle paludi pontine #6

Hebert - La malaria

Hebert - La malaria (1850-1851)

Si arricchisce la documentazione pubblicata da pontiniaweb nell’iniziativa di catalogare le opere pittoriche con il tema delle paludi pontine. “LA MALARIA”, questo il titolo dell’opera, è stata realizzata tra il 1850 ed il 1851 dall’artista francese Antoine Auguste Ernest Hébert (1817-1908), ed è una delle opere più note. Hébert ha trascorso quasi trent’anni in Italia dove ha dipinto più che altro suggestivi paesaggi di campagna. Nel suo soggiorno romano visitò le paludi pontine dove più che per la natura selvaggia del luogo, rimase colpito dalla malinconia della gente che vi dimorava in povertà ed afflitti dal terribile morbo.

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Un militare americano dipinge l’agro pontino

P.O.W.'s draining in the Pontine Marshes di Fred Toelle

P.O.W.'s draining in the Pontine Marshes di Fred Toelle

L’artista Fred Toelle, autore dei murales riprodotti nelle fotografie che seguono, è stato un militare americano assegnato al 6° distaccamento “Medical Museum & Art Service” di stanza a Napoli. Toelle, che aveva alla spalle una formazione di disegnatore pubblicitario ed illustratore per cui fu arruolato,  ha lavorato ad una serie di murales di grandi dimensioni raffiguranti particolari aspetti medici connessi alla guerra ed alla popolazione civile soffermandosi in Italia per sei mesi dopo la fine delle ostilità proprio per completare l’opera ritenuta importante dal Comando militare.

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